Dithering e Bitperfect: L’evoluzione Dei Controlli Volumi Digitali

I seguenti articoli spiegano come controllare il volume utilizzando il dithering, possa invogliare a fare a meno di investire in costosi preamplificatori, e piuttosto utilizzare il pc, o altre sorgenti digitali, per controllare il volume da remoto e senza perdita.

Come spiegato esaustivamente dagli articoli, controllare il volume digitalmente funziona al meglio più è alta la risoluzione in bit dei file (ovvero la quantizzazione dell’ampiezza delle onde), quindi, in oversampling a 24 bit e oltre.

Dithering su Wikipedia, un’ottima spiegazione
Digital Level Control: done the right way – Articolo di Daniel Weiss (Inglese)
Dither Explained – Dettagliato studio di ingegneria del suono (Inglese)

Riflessioni:

Uno degli utilizzi più interessanti di una buona combinazione di dithering e bitperfect, nel controllo digitale, è pensare di raggiungere una fedeltà tale da poter fare a meno del preamp in un sistema hi-fi. Il preamp, come si suol dire, “dà il suono”, ma nella maggioranza dei casi è semplicemente un costosissimo stadio di controllo volume.
Spesso, infatti, un preamp non è altro che un circuito con un opamp in output (come diversi DAC, ad esempio Bidat e Idat-44), e all’ingresso di un amplificatore di potenza (impedenza estremamente alta, 100k Ohm e oltre) non c’è differenza nel matching di impedenza tra DAC e preamp che lavorano in questo modo.
In caso di musica in alta risoluzione, dove controllare il volume per troncamento toglie molto meno all’informazione musicale, il controllo volume digitale diventa un’opzione estremamente interessante.
Nel caso di un segnale a 16 bit, un utilizzo “furbo” dell’attenuazione digitale, che per definizione peggiora (perde but) più è elevata l’attenuazione, consiste nell’inserire un’attenuazione costante tra DAC e finali, per esempio con cavi con al loro interno delle resistenze, in modo da ottimizzare finemente l’attenuazione digitale “ditherizzata”.